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Direttiva Case Green: per gli edifici commerciali sostituzione caldaie a gas e installazione fotovoltaico entro il 2026

Come già anticipato in questo nostro articolo (link), la Direttiva Case Green, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 12 marzo 2024, ha sancito – accanto a obblighi di efficientamento energetico per edifici residenziali dei Paesi membri – anche vincoli per i cosiddetti “edifici commerciali”, che necessitano di ridurre progressivamente i loro consumi e le emissioni di CO2, per così giungere alla totale decarbonizzazione auspicata dalla stessa UE entro il 2050. Leggi questo articolo di C.R. Impianti per scoprire tutti gli interventi e le scadenze obbligatorie già entro il 2026, dalla sostituzione di caldaie all’installazione del fotovoltaico e molto altro.


Direttiva Case Green per edifici commerciali: cosa prevede

Dopo il via libera della Commissione Europea, l’EPBD – Energy Performance of Building Directive (traduzione inglese del pacchetto leggi facente parte della manovre Fit for 55) è finalmente all’attivo, con l’obiettivo di ridurre in modo progressivo nel tempo, le emissioni di CO2 nel parco immobiliare UE, per così raggiungere la neutralità climatica entro il 2050

Accanto alle manovre di costruzione e ristrutturazione previste per gli edifici residenziali, cui è richiesto di raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e la classe energetica D entro il 1° gennaio 2033, la Direttiva Case Green include anche specifici obblighi per i cosiddetti edifici commerciali, quelli cioè che accolgono attività all’ingrosso e al dettaglio, ma anche i grandi poli fieristici e mercati coperti. Per loro è previsto:

  • Entro il 2033 – ristrutturazione degli edifici non residenziali con le prestazioni energetiche più basse. La riqualificazione del 16% degli stabili andrà già fatta entro il 2024-2025, mentre il 26% degli stessi dovrà essere modificato entro il 2033. 
  • Dal 2030 – tutti gli edifici di nuova costruzione, siano essi residenziali o non, pubblici o privati, dovranno essere realizzati a zero emissioni (ZEmB, Zero Emission Buildings).
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Obbligo di installazione di pannelli solari dal 2026 al 2030

La Direttiva Case Green richiede inoltre agli Stati membri dell’Unione Europea, che tutti gli edifici commerciali di nuova costruzione siano solar-ready, cioè appositamente progettati per accogliere impianti fotovoltaici sui tetti o nelle vicinanze. In particolare, per gli edifici non residenziali, del commercio e di utilità pubblica, l’installazione di pannelli solari dovrà già avvenire entro il 2026, con la possibilità di alcune deroghe. Eccole nel dettaglio:

Tipologia edificio

Scadenza installazione fotovoltaico

Tutti edifici pubblici e non residenziali nuovi, con superficie utile >250 mq.

Entro il 31 dicembre 2026.

Tutti edifici pubblici e commerciali, già esistenti, con superficie utile >2000 mq. E tutti gli edifici non residenziali esistenti, con superficie >500 mq, per i quali è richiesto un intervento con permesso amministrativo rilevante.

Entro il 31 dicembre 2027.

Tutti edifici pubblici e commerciali già esistenti con superficie utile >750 mq.

Entro il 31 dicembre 2028.

Tutti i nuovi edifici residenziali e parcheggi coperti adiacenti.

Entro il 31 dicembre 2029.

Tutti gli edifici pubblici esistenti, con una superficie utile >250 mq.

Entro il 31 dicembre 2030.

Direttiva Case Green: cosa succede invece con le caldaie a gas

Oltre a imporre termini per l’installazione del fotovoltaico sugli edifici commerciali entro il 2026-2030, la Direttiva Europea Case Green prende anche in considerazione il comparto caldaie a combustibili fossili, considerate particolarmente inquinanti. Per loro il pacchetto leggi prevede una strategia che invita i Paesi membri, in modo del tutto graduale, a predisporre sul campo l’installazione d’impiantistica specifica per facilitare la transizione. Pertanto, già dal 1° gennaio 2025, saranno sospesi i sussidi per l’installazione di caldaie a gas, mentre gli incentivi continueranno per i sistemi ibridi, rappresentati da pompe di calore e caldaie a condensazione. Un primo passo per arrivare alla totale eliminazione di questo tipo di elettrodomestico nelle case europee, entro il 2040.

Per saperne di più su eventuali deroghe, sanzioni e nuovi bonus statali pensati per facilitare l’efficientamento energetico degli edifici commerciali, continua a seguirci. Ci trovi con tante news sul nostro sito web ufficiale, ma anche su Facebook e Instagram

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